Protocollo omeopatico per le vaccinazioni

“E’ più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia, piuttosto che sapere che tipo di malattia abbia una persona”. Ippocrate (460 a.C. – 377 a.C)

Questo articolo non vi parlerà di cosa ci sia nei vaccini o se è giusto o sbagliato farli.

La scelta di vaccinarsi o meno dovrebbe essere consapevole e libera.

Consapevole perché una buona norma di comportamento è rivolgersi a una persona esperta di cui si abbia piena fiducia.  Non a un’autorità, bensì qualcuno che ci conosca bene e che conosca approfonditamente il nostro stato di salute.

Valutare insieme quale siano i rischi e i benefici della nostra scelta.

Libera scelta perché faremo del bene alla società solo se in primis faremo del bene a noi stessi.

Questo articolo non è nemmeno destinato a chi non “crede” all’omeopatia e alle terapie naturali. L’omeopatia non è una fede o una religione, bensì una scelta per la propria cura e per il proprio benessere che non si è mai voluta sostituire alla medicina allopatica tradizionale, ma che, fin dalla sua nascita, si è proposta sempre di supportare e integrare la medicina tradizionale là dove questa rileva delle carenze.

Nelle questioni vaccinali, qualsiasi esse siano, vaccinazioni pediatriche e/o condotte nell’età adulta, l’omeopatia può essere uno strumento capace di aiutarci con fermezza e sicurezza ad arrestare gli effetti collaterali da vaccino. Ripulisce il nostro sistema dai metalli pesanti e dalle molecole “in più” che costituiscono gli eccipienti e che possono alterare temporaneamente l’equilibrio del nostro sistema. Gravi reazioni o effetti collaterali dovuti a allergie o a sensibilità individuali non si possono escludere a priori in nessuna terapia farmacologica e pertanto nemmeno nel caso delle vaccinazioni. È questo il motivo per cui, come scrivevo all’inizio, è importante valutare con un professionista della salute di fiducia la propria personalissima condizione.

Qualsiasi farmaco che assumiamo, sia esso un banalissimo sciroppo per la tosse, una compressa per abbassare la pressione del sangue o un vaccino, scatena una reazione più o meno violenta nel nostro organismo. In tutti i modi il nostro sistema si adopererà per annientare questo insieme di sostanze che sono percepite come estranee, “non-self” e a eliminarle attraverso gli organi preposti. Anche un rimedio naturale, come una tisana lassativa o delle gocce per dormire a base di erbe, ha questo destino. Anche i rimedi naturali possono essere fonte di gravi reazioni avverse.

Fatta questa lunga, ma importante premessa possiamo quindi affermare che tutto ciò che aiuta il nostro organismo a depurarsi e a liberarsi dai prodotti di scarto e dalle tossine, provenienti dalla nostra alimentazione e dal metabolismo dei farmaci che assumiamo per curarci o per proteggerci, è un valido strumento di supporto alla nostra salute.

Quali sono dunque i rimedi omeopatici che possono supportarci a affrontare una vaccinazione?

Sulfur 30 CH oppure 200 CH globuli prima della vaccinazione

Thuya 30 CH oppure 200 CH globuli dopo la vaccinazione

Sulfur Globuli è un rimedio omeopatico confezionato sotto forma di dose unica da assumere il giorno prima della vaccinazione direttamente sotto la lingua, tutto il contenuto del tubetto.

Si tratta di un rimedio di derivazione minerale: è lo zolfo sublimato e lavato in diluizione omeopatica.

Lo zolfo diluito e dinamizzato omeopaticamente:

  • influenza favorevolmente un gran numero di manifestazioni subacute o croniche.
  • contribuisce a regolare la circolazione sanguigna arteriosa e venosa
  • possiede una elevata efficacia nell’eliminare le tossine dal nostro corpo, favorendo la detossificazione epatica

Thuya globuli è un rimedio omeopatico confezionato sotto forma di dose unica da assumere dopo la vaccinazione direttamente sotto la lingua, tutto il contenuto del tubetto.

Thuya occidentalis L. è “l’albero della vita” molto diffuso in Canada e America del Nord. Il rimedio omeopatico si ricava dalla tintura madre diluita e dinamizzata omeopaticamente.

Thuya è un rimedio omeopatico che agisce sulla cute, sulle mucose, sul sistema linfatico, sul sistema reticoloendoteliale, sugli organi genitourinari e a livello del sistema nervoso centrale. 

La peculiarità di Thuya ad avere effetti positivi sugli organi linfatici e sul tessuto reticoloendoteliale, che svolgono un ruolo essenziale in tutti i processi di difesa dell’organismo, la fa diventare un rimedio d’elezione in tutti i casi di deficit immunitari, quali ad esempio:

  • iniezioni di proteine estranee (vaccini, sieri, ecc.)
  • inquinamento industriale, agroalimentare, ecc.
  • chemioterapie prolungate o ripetute
  • infezioni recidivanti
  • stress ripetuti

Consultare un professionista qualificato in omeopatia per scegliere la diluizione opportuna per ciascuno dei casi sopra riportati.

I globuli non vanno toccati con le mani, bensì il contenuto dell’intero tubetto va versato sotto la lingua e lasciato sciogliersi in bocca. Non hanno effetti collaterali e possono essere utilizzati anche in situazioni particolari come l’infanzia, la gravidanza e l’allattamento. È tuttavia sempre buona norma chiedere consiglio al medico o al farmacista.

Altre buone norme che contribuiscono a aiutare l’organismo dopo un trattamento farmacologico, qualsiasi esso sia, sono:

  • bere molta acqua: quando le tossine vengono eliminate dal corpo, devono essere scaricate. La funzione renale completa dipende dall’avere abbastanza acqua nell’organismo. Evitare soda, latticini e succhi di frutta industriali e incoraggiare a bere molta acqua durante tutto il giorno. 
  • supportare il sistema linfatico. Il sistema linfatico è l’equipaggio di pulizia del corpo e stimolarlo aiuta a rimuovere gli sprechi di cellule, le proteine, i liquidi in eccesso, i virus e i batteri intrappolati nei linfonodi. Nel Kundalini Yoga ad esempio esistono specifiche sequenze dedicate al benessere del sistema linfatico: chiedi informazioni a un insegnante qualificato.
  • Il modo migliore per contrastare gli effetti nocivi di un farmaco è attraverso il cibo. Assumere almeno 2-3 centrifughe, estratti o spremute al giorno durante una detossicazione, oltre ai pasti normali.  Cercare di includere cibi come broccoli, cavolo nero e cavolo verde, radicchio, rape, aglio, cipolle. La curcuma e lo zenzero sono preziosissimi.

“Tutto quello che dobbiamo fare è conservare la nostra personalità, vivere la nostra vera vita. Essere capitano della vera nave. E tutto andrà bene”. Edward Bach (1886-1936)